Scrovegni chapel. Giotto and the Canticle of Nature (The)

Nella Cappella Scrovegni Giotto elabora un nuovo linguaggio che traduce in forma pittorica la magistrale lezione di bellezza, il senso della natura e la fratellanza tra gli uomini acquisiti nel periodo in cui aveva dipinto nella Basilica di San Francesco ad Assisi: come il santo della povertà aveva scritto in volgare il Cantico delle Creature perché fosse compreso dal maggior numero possibile di persone, colte e popolane, così Giotto si spinse verso una pittura incredibilmente vicina al mondo reale. Ripercorrendo la vita del più grande artista del Medioevo, il libro dà una lettura completa dell'intero ciclo di affreschi della Cappella Scrovegni: si scopre dunque la presenza di un nudo segreto, ci si accosta a nuova rappresentazione dello spazio, dei volumi, dei sentimenti e degli atteggiamenti, ci si lascia sorprendere dalla veritiera rappresentazione delle erbe e dei fiori, si ammira la dettagliata descrizione anatomica dei corpi umani e si definisce la volontà dell'artista di unificare, attraverso la pittura, le altre due arti maggiori, cioè la scultura e l'architettura. Un insieme di scelte che mai nessun artista, prima di Giotto, aveva osato fare.Tracing the life of the greatest artist of the Middle Ages, the book offers a complete reading of the entire cycle of frescoes in the Scrovegni Chapel, taking us on a journey into Giotto's magical world where divine, man and nature come together. It is an opportunity to discover the presence of a secret nude, to approach new representations of space, volumes, feelings and attitudes, to be surprised by the truthfulness of the depiction of herbs and flowers, to admire the detailed anatomical description of the human body, and finally to define the artist's desire to unite the other two great arts, sculpture and architecture, through painting. A set of choices that no artist before Giotto had ever dared to make.